Gli allievi durante il percorso Accademico di TATUAGGIO ARTISTICO E PIERCING apprenderanno la tecnica del Tatuaggio Realistico
Un tatuaggio realistico è un’immagine fotografica riportata su pelle. Esso può essere realizzato a colori o in bianco e nero (black and grey). In questo genere la perizia tecnica del tatuatore cerca di riportare su pelle tutti i dettagli della fotografia rendendo il lavoro estremamente spettacolare. Un tatuaggio realistico si basa, un volta accordato il soggetto, sulla sapiente selezione di immagini ad altissima risoluzione, che saranno le fondamenta di un lavoro ben riuscito. E’buona norma avvalersi in questo senso del lavoro di fotografi professionisti.
Tali immagini possono essere “montate” per mezzo di strumenti digitali per creare gli effetti desiderati dal tatuatore (dissolvenze, sovrapposizioni, distorsioni). La fase “creativa” del lavoro consiste in questo. Dopodiché si passa alla riproduzione dell’immagine su pelle: questo è un lavoro capillare e prettamente tecnico, in cui l’interpretazione personale dell’artista ha poco spazio. I soggetti realizzabili sono molteplici, l’importante è che ci sia una buona base fotografica di fondo. Tuttavia i soggetti migliori sono sicuramente i ritratti di persone o animali e i particolari di oggetti o paesaggi.
È inoltre importante scegliere immagini zoomate e dettagliate da alternare a visuali lunghe o effetti di insieme per creare dinamicità e bilanciare la composizione. Più semplice è la realizzazione di un singolo ritratto. In questo caso non vi è fase creativa ma solo un notevole esercizio di tecnica da parte del tatuatore.
Il risultato finale, con la giusta perizia da parte dell’artista, rende il tatuaggio realistico estremamente di impatto. Ineguagliabile è la cura del dettaglio e, in ultima analisi, sposta il tatuaggio in una sfera artistica sicuramente più elevata. Il tatuaggio realistico (o figurativo), partendo da basi fotografiche, non prevede l’uso di linee di contorno (a differenza di tutti gli altri generi di tatuaggio). Esso quindi, in un certo senso, perde un pò di quella consistenza e”solidità” di cui sono esempio i generi tradizionali. Per recuperare questo svantaggio il tatuatore deve essere bravo a dosare dei contrasti forti che, con la loro contrapposizione, restituiscano la definizione e la consistenza desiderata.
Ecco quindi che sfondi e ombre diventano parte integrante del progetto.Ciò fa sì che un buon tatuaggio realistico sia sempre di dimensioni medio/grandi. Infatti, in caso di “tatuaggio-miniatura”, l’invecchiamento della pelle, nel corso degli anni, renderebbe l’immagine confusa e irriconoscibile.
Un’altra forte dicotomia è quella tra colore e bianco e nero. Il bianco e nero, oltre ad un’innata eleganza, permette di contrastare e rendere “solido” un tatuaggio. Molto più di quanto possano fare i colori che, dal canto loro, conferiscono una spettacolarità unica al lavoro. Considerando però l’invecchiamento della pelle e quindi il fisiologico deperimento del tatuaggio, il bianco e nero risulta sicuramente il genere di realismo più duraturo (e eventualmente “rinnovabile”) tra i due.